La solidarietà bussa alle porte del carcere di Sollicciano. Lo Scandicci ha deciso di donare alla UISP Unione Italiana Sport Per tutti di Firenze le mute delle passate stagioni: il materiale sarà utilizzato nell’ambito del progetto “Sport in Libertà”. Da diversi anni la Uisp svolge ogni settimana delle attività sportive all’interno della casa circondariale fiorentina: palestra e allenamenti di calcio. In occasioni speciali la formazione del carcere ha anche affrontato team esterni. Per il frequente turn over a cui la squadra di Sollicciano è soggetta, l’esigenza di abbigliamento sportivo è sempre stata molto sentita, anche in questo periodo caratterizzato dall’emergenza Covid. Le attività all’aperto si svolgono rispettando il distanziamento sociale. Con la donazione dello Scandicci i detenuti potranno utilizzare le tute per gli allenamenti e gli incontri dei mesi futuri.
L’idea di donare magliette e pantaloni alla squadra di Sollicciano è stata lanciata da Gabriele Tanaglioni che collabora con Uisp Firenze e segue in qualità di allenatore l’attività sportiva della squadra del carcere: “Sono anche uno dei preparatori atletici dello Scandicci e per questo ho pensato di proporre alla società di donare il materiale che non veniva più utilizzato”. Un’idea che è stata subito accolta con entusiasmo.
“Ogni anno -spiega il direttore generale dello Scandicci, Simona Ciagli- facciamo un resumè del materiale disponibile nei magazzini. Abbiamo circa 350 tesserati e quindi abbiamo a disposizione molto abbigliamento in particolare dai 5 anni in su visto che la nostra attività si concentra sui giovani. Le tute non più utilizzate di solito vengono spedite alle missioni in Africa una volta all’anno. Per gli adulti in verità non avevamo mai fatto nulla anche perché di solito l’abbigliamento sportivo risulta troppo usurato”.
Durante il periodo del Covid, in un’ottica di riorganizzazione del magazzino, sono state individuate delle tute che potevano essere tranquillamente riutilizzate. Da qui la donazione. “Non è escluso che saremo in condizioni di fornire anche scarpe e palloni nei mesi successivi, a fine stagione, quando faremo un nuovo controllo delle giacenze” conclude il direttore generale Ciagli.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dello Scandicci Fabio Rorandelli: “Abbiamo sempre pensato ai paesi sud sahariani ma credo che sia importante tenere presente anche una situazione a noi più vicina come può essere il carcere. Pur formalmente nel territorio del comune di Firenze, Sollicciano è parte anche della comunità di Scandicci e pensiamo sia giusto non scordarci di questa realtà. Ora che abbiamo stabilito questo rapporto diretto con Uisp, ci auguriamo che ci saranno altre occasioni per collaborare e donare del materiale” conclude il presidente.