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Davitti, dalla panchina alla scrivania

Dalla panchina alla scrivania. Una nuova sfida per Claudio Davitti allo Scandicci, un rapporto che prosegue con l’obiettivo di portare sempre più esperienza calcistica, passione e valori Blues all’interno dell’organigramma societario. In piena sinergia con il Presidente Fabio Rorandelli, Claudio Davitti assume il ruolo di Direttore Generale oltre all’incarico di Direttore della Scuola Calcio Élite ‘Alberto Di Chiara Academy’.
“Sono stati sette anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni”, riavvolge il nastro Claudio Davitti. “Dopo aver vinto da giocatore vari campionati a metà anni ’90, periodo in cui lo Scandicci si prese palcoscenici importanti, sono tornato da allenatore e il bilancio è assolutamente più che positivo. Gli anni nel Settore Giovanile, con la vittoria dei primi due campionati Regionali d’Élite della società, una finale Scudetto nazionale sfiorata per differenza reti, e il triennio in Prima Squadra. Il primo anno con una salvezza miracolosa, con il girone di ritorno da ritmo playoff dopo quello d’andata più complicato; il secondo anno interrotto dal Covid quando eravamo al 6° posto, miglior piazzamento dello Scandicci nella 4° serie del calcio italiano; e poi la salvezza di quest’anno, con tutte le difficoltà del caso. Voglio ringraziare tutti, Presidente, società, staff e giocatori, per un percorso veramente molto bello”.
Ora si riparte con una nuova, avvincente sfida: “Sì, quando il Presidente Fabio Rorandelli mi ha proposto un ruolo dirigenziale, ho accettato questa nuova sfida con questi colori. Avrò l’obiettivo di coordinare il lavoro della società insieme alle altre cariche dirigenziali, a 360°, con responsabilità dai grandi fino ai più piccoli. Un incarico che mi lusinga”.
Quali sono gli obiettivi da dirigente? “Innanzitutto puntare su un gruppo di lavoro, da soli si fa poco. Per me il lavoro di equipe è fondamentale, serve l’aiuto di tutti. Voglio rafforzare i rapporti umani, anche e soprattutto con i ragazzi e con le famiglie. Creare sempre più un ambiente che sappia valorizzare i valori umani, creare sempre più uno spirito di appartenenza, come già si è visto in questi anni. Ma bisogna sempre migliorare. Di questi anni da allenatore mi restano dentro tutti i ricordi, quelli positivi e quelli negativi: essere riusciti ad uscire dai momenti di difficoltà è stato ancora più bello. E cercherò di trasmettere tutto questo a tutto l’ambiente Scandicci”.
Non solo Direttore Generale, ma anche Direttore della Scuola Calcio Élite: “Sì, voglio che anche la Scuola Calcio sia considerata sempre più d’Élite, come il titolo che riceviamo dalla Figc fin dalla sua nascita. Un’eccellenza sia per l’organizzazione dentro e fuori dal campo, che per la qualità del lavoro. Punterò a coinvolgere sempre più famiglie e ragazzi, fare squadra. Già sotto l’aspetto tecnico stiamo alzando il livello della qualità con istruttori importanti. L’obiettivo, come già è stato in questi anni, è dare sempre più continuità di lavoro all’interno dello Scandicci. Continuità tra le varie squadre e in tutta la nostra ‘cantera’, fino alle massime categorie regionali del Settore Giovanile e alla Prima Squadra in Serie D. Ma non solo, lavoreremo sempre più anche per mandare ragazzi nel calcio professionistico, grazie a forti rapporti con le società di Serie A, B e C. Fondamentale sarà però sempre il rapporto umano con tutte le componenti, e il legame con il territorio. Un percorso che andrà avanti nel tempo, per me assolutamente affascinante”.

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